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Nostri vicini di casa, poco conosciuti e forse un po’ snobbati, gli sloveni ci sorprendono nuovamente con una terra incontaminata e selvaggia, con paesaggi e colori mozzafiato; il tutto messo intelligentemente a portata d’uomo per un turismo genuino, amante della natura e degli sport all’aria aperta.
Il nostro viaggio, per motivi logistici, è cominciato da Trieste, con l’ingresso in Slovenia da Gorizia e, quindi, da Nova Gorica. Da qui se seguirete le indicazioni per Tolmin/Bovec non potrete sbagliare e vi troverete subito sulla strada 103 a fiancheggiare lo smeraldino Soča, da noi conosciuto come fiume Isonzo.
Percorsi pochi km scorgeremo sulla nostra sinistra il ponte ferroviario di Solkan, pubblicizzato come il ponte con la campata in pietra più grande al mondo. Da qui (o meglio dal suo più moderno alter ego stradale) i più temerari potranno elevare i propri livelli di adrenalina con il Bunjee Jumping. Ci sono numerose associazioni che lo organizzano e i lanci vengono effettuati da maggio ad ottobre durante il week end. Per questa attività è bene prenotarsi con anticipo e prendere accordi preventivi con le strutture locali.Proseguendo sulla 103, la prima località interessante che troverete sarà Tolmin. Non fatevi ingannare dall’apparente innocenza di questo tranquillo villaggio; Tolmin, infatti, ospita due conosciuti ed apprezzati festival della musica: L'Overjam International Reggae Festival e il Metal Day fetival!
Da Tolmin consigliamo vivamente di seguire le indicazioni per Zatolmin e Tolminska korita; abbiate fiducia e continuate a seguire la strada fino ad arrivare ad un grande parcheggio (gratuito nonostante in stagione troverete gentili ragazzi a darvi indicazioni). Da qui è possibile intraprendere un semplice e suggestivo percorso di circa un’ora attraverso le Tolminska korita (Gole di Tolmin) entrando così nel punto più meridionale del Parco Nazionale del Triglav. L’ingresso a questa area costa circa 5 €, ma li vale tutti. Passerete tra gole e canion, camminerete su traballanti ponti di legno e arriverete ad una sorgente di acqua calda che si immetterà direttamente nelle cristalline acque del fiume Tolminka.
Il nostro viaggio, per motivi logistici, è cominciato da Trieste, con l’ingresso in Slovenia da Gorizia e, quindi, da Nova Gorica. Da qui se seguirete le indicazioni per Tolmin/Bovec non potrete sbagliare e vi troverete subito sulla strada 103 a fiancheggiare lo smeraldino Soča, da noi conosciuto come fiume Isonzo.
Percorsi pochi km scorgeremo sulla nostra sinistra il ponte ferroviario di Solkan, pubblicizzato come il ponte con la campata in pietra più grande al mondo. Da qui (o meglio dal suo più moderno alter ego stradale) i più temerari potranno elevare i propri livelli di adrenalina con il Bunjee Jumping. Ci sono numerose associazioni che lo organizzano e i lanci vengono effettuati da maggio ad ottobre durante il week end. Per questa attività è bene prenotarsi con anticipo e prendere accordi preventivi con le strutture locali.Proseguendo sulla 103, la prima località interessante che troverete sarà Tolmin. Non fatevi ingannare dall’apparente innocenza di questo tranquillo villaggio; Tolmin, infatti, ospita due conosciuti ed apprezzati festival della musica: L'Overjam International Reggae Festival e il Metal Day fetival!
Da Tolmin consigliamo vivamente di seguire le indicazioni per Zatolmin e Tolminska korita; abbiate fiducia e continuate a seguire la strada fino ad arrivare ad un grande parcheggio (gratuito nonostante in stagione troverete gentili ragazzi a darvi indicazioni). Da qui è possibile intraprendere un semplice e suggestivo percorso di circa un’ora attraverso le Tolminska korita (Gole di Tolmin) entrando così nel punto più meridionale del Parco Nazionale del Triglav. L’ingresso a questa area costa circa 5 €, ma li vale tutti. Passerete tra gole e canion, camminerete su traballanti ponti di legno e arriverete ad una sorgente di acqua calda che si immetterà direttamente nelle cristalline acque del fiume Tolminka.
Proseguendo verso nord ci si addentra sempre di più nel Parco Nazionale del Triglav, il paesaggio si fa sempre più montano e l’Isonzo inizierà a dare il meglio di sé scorrendo impetuoso tra altissimi ed anfrattuosi canyon di roccia bianca. La nostra prossima tappa sarà Kobarid o meglio conosciuta come Caporetto. Qui, oltre ad un interessantissimo e ben allestito museo della guerra sarà possibile arrivare, con una camminata di circa 30 minuti, ad un’incantevole cascata situata all’interno di una grotta: la Slap Kozjak. Davvero da non perdere!
In tutte queste località è possibile trovare da dormire seguendo le indicazioni “Apartaman” appese a quasi tutte le case della zona. In alternativa è possibile andare al centro informazioni in centro al paese dove, anche in italiano, saranno felici di trovare la soluzione giusta per voi.
Noi ci siamo affidati all’Adrenalinceck, un eco camp a Soča 10 km a nord di Bovec che organizza anche attività come rafting, canyoning, idrospeed, paracadutismo ecc… Qui è possibile noleggiare una tenda, piantare la propria o provare l’ebrezza di una notte sotto le stelle (e al freddo della montagna) noleggiando un amaca. L’ambiente è molto informale, incontrerete “globe trotter” di ogni genere e provenienza; niente energia elettrica e la possibilità di mangiare tutti insieme piatti locali preparati dai ragazzi del campeggio in un pentolone di dimensioni epiche.
Sul sito (qui)potrete trovare interessanti pacchetti che comprendono più notti, colazioni, cene e attività sportive di vario genere.
Poco prima della località di Soča, vale la pena seguire il corso del piccolo fiume Lepena (proseguendo verso nord lo troverete sulla destra). Anche qui sarà possibile ammirare le limpidissime acque e trovare numerosi gradevoli vasche naturali e cascate per fare un bel bagno.
Noi ci siamo affidati all’Adrenalinceck, un eco camp a Soča 10 km a nord di Bovec che organizza anche attività come rafting, canyoning, idrospeed, paracadutismo ecc… Qui è possibile noleggiare una tenda, piantare la propria o provare l’ebrezza di una notte sotto le stelle (e al freddo della montagna) noleggiando un amaca. L’ambiente è molto informale, incontrerete “globe trotter” di ogni genere e provenienza; niente energia elettrica e la possibilità di mangiare tutti insieme piatti locali preparati dai ragazzi del campeggio in un pentolone di dimensioni epiche.
Sul sito (qui)potrete trovare interessanti pacchetti che comprendono più notti, colazioni, cene e attività sportive di vario genere.
Poco prima della località di Soča, vale la pena seguire il corso del piccolo fiume Lepena (proseguendo verso nord lo troverete sulla destra). Anche qui sarà possibile ammirare le limpidissime acque e trovare numerosi gradevoli vasche naturali e cascate per fare un bel bagno.
Da qui la strada diventa a prova di stomaco e con un susseguirsi di ben 50 tornanti ci porterà prima ad un passo a 2200m di quota e dopo giù fino alla graziosissima Kranjska Gora, la “Madonna di Campiglio” locale, sede di una delle tappe della coppa del mondo di sci ed ennesima meta di sportivi di ogni genere. Qui sarà possibile noleggiare biciclette anche per il down hill (gli impianti sono aperti anche in estate).
E’ fortemente consigliato procurarsi una cartina stradale della Slovenia. Le indicazioni non sempre sono precise e ben comprensibili.
Altri posti consigliati in zona:
- Lago di Bled (molto turistico ed affollato)
- Lago Bohinjsko Jezero e la cascata del Savica (Slap Savica sulle indicazioni)
- Ljubljana (splendido centro storico sull’acqua, merita sicuramente una visita)
Per maggiori informazioni:
Slovenia.info
E’ fortemente consigliato procurarsi una cartina stradale della Slovenia. Le indicazioni non sempre sono precise e ben comprensibili.
Altri posti consigliati in zona:
- Lago di Bled (molto turistico ed affollato)
- Lago Bohinjsko Jezero e la cascata del Savica (Slap Savica sulle indicazioni)
- Ljubljana (splendido centro storico sull’acqua, merita sicuramente una visita)
Per maggiori informazioni:
Slovenia.info
Istria: viaggio lungo la costa
La penisola istriana è un territorio intriso di una storia recente, movimentata e dolorosa e forse anche per questo affascinante, oltre che paesaggisticamente molto bella.
Oggi, la maggior parte dell'Istria appartiene alla Croazia, una piccola parte costiera rientra in territorio sloveno ed una minima parte, legata alla zona di Muggia, è italiana.
La Slovenia è entrata a far parte della Comunità Europea nel 2004 e nel 2007 ha adottato l'Euro per cui non esistono frontiere con lo stato Italiano (anche se sono frequenti i controlli di polizia e carabinieri); la Croazia, invece, entrerà ufficialmente a far parte dell'UE il primo luglio di quest'anno.
In questo post viaggeremo insieme lungo la costa Adriatica, da Muggia fino a Rovigno (Rovinj) alla scoperta di incantevoli scorci e acque cristalline.
Oggi, la maggior parte dell'Istria appartiene alla Croazia, una piccola parte costiera rientra in territorio sloveno ed una minima parte, legata alla zona di Muggia, è italiana.
La Slovenia è entrata a far parte della Comunità Europea nel 2004 e nel 2007 ha adottato l'Euro per cui non esistono frontiere con lo stato Italiano (anche se sono frequenti i controlli di polizia e carabinieri); la Croazia, invece, entrerà ufficialmente a far parte dell'UE il primo luglio di quest'anno.
In questo post viaggeremo insieme lungo la costa Adriatica, da Muggia fino a Rovigno (Rovinj) alla scoperta di incantevoli scorci e acque cristalline.
Come arrivare: ATTENTI ALLA VIGNETTA!!!
In macchina A4 fino a Trieste e poi potete optare per: seguire per il valico di Rabuiese o uscire a Muggia e seguire tutta la linea della costa fino a Capodistria (Koper). Fate moltissima attenzione perchè in Slovenia le strade indicate in blu e in verde si pagano! Ci vuole la vignetta, acquistabile al valico di Rabuiese, ma anche all'autogrill di Duino, prima di arrivare a Trieste.
La vignetta costa € 15.00 al giorno. Purtroppo non c'è la possibilità di farne una per più giorni; la soluzione successiva è quella mensile che costa € 30.00. Vi consiglio di stare molto attenti perchè gli Sloveni ce la metteranno tutta per farvi arrivare in Croazia facendovi prendere le strade a pagamento, ma voi non demordete e seguite solo i cartelli gialli, anche se vi sembreranno inizialmente sbagliati. In particolar modo, se scegliete di uscire a Rabuiese dovrete essere bravissimi a buttarvi sulla destra subito dopo il cartello "Slovenia" (alla peggio entrate nel primo distributore di benzina, la strada secondaria è accessibile anche da li, basta seguire i triestini che fanno il pieno!) e seguite i cartelli gialli per Scofije, Bertoki e poi Koper.
Consiglio inoltre di comprare una cartina dettagliata dell'Istria in modo da poter più facilmente comprendere gli insidiosi cartelli.
In Croazia, invece, l'autostrada è come in Italia, a pagamento con i caselli. I prezzi sono comparabili ai nostri, forse minori.
Le nostre tappe:
Arrivati a Capodistria non sarà facilissimo riuscire ad imboccare la strada giusta per Pirano, rimanendo sottocosta, ma non demordete, la fatica verrà ripagata.
Pirano (Piran) è un'antica città marinara, romantica e pittoresca che si estende su una sottile lingua di terra. La città vecchia è caratterizzata da costruzioni venete, frammiste a case barocche e gotiche, calli lastricate, scalinate e caratteristici scorci.
Sul lato settentrionale si erge il Duomo, rigido e spoglio, pronto a ricevere l'impeto della Bora. Da qui è possibile godere di una meravigliosa vista su tutto il golfo di Trieste.
Da Pirano a Portorose (Portoroz) sono pochi km e pochi minuti di macchina. Portorose è la classica località turistica dove ricercare un pò di vita nelle calde sere estive. Grandi alberghi, Casinò, un bel porto turistico e una lunga passeggiata sul mare costellata di locali, ristoranti, baretti e negozietti.
Date le immediate vicinanze è d'obbligo, prima di varcare il confine croato, una sosta al parco naturale delle Saline di Sečovlje (Saline di Sicciole), uniche in questa zona dell'Adriatico dove si produce il sale conservando il metodo tradizionale della lavorazione a mano. Qui, da 700 anni si ricava il sale in questo modo e nel corso dei secoli si sono create le condizioni ideali per lo sviluppo di una flora ed una fauna molto particolare. L'ingresso al parco e al museo costa €5.00 (€ 3.00 con la tessera universitaria o per pensionati).
Di seguito alcune foto di Pirano e delle saline.
In macchina A4 fino a Trieste e poi potete optare per: seguire per il valico di Rabuiese o uscire a Muggia e seguire tutta la linea della costa fino a Capodistria (Koper). Fate moltissima attenzione perchè in Slovenia le strade indicate in blu e in verde si pagano! Ci vuole la vignetta, acquistabile al valico di Rabuiese, ma anche all'autogrill di Duino, prima di arrivare a Trieste.
La vignetta costa € 15.00 al giorno. Purtroppo non c'è la possibilità di farne una per più giorni; la soluzione successiva è quella mensile che costa € 30.00. Vi consiglio di stare molto attenti perchè gli Sloveni ce la metteranno tutta per farvi arrivare in Croazia facendovi prendere le strade a pagamento, ma voi non demordete e seguite solo i cartelli gialli, anche se vi sembreranno inizialmente sbagliati. In particolar modo, se scegliete di uscire a Rabuiese dovrete essere bravissimi a buttarvi sulla destra subito dopo il cartello "Slovenia" (alla peggio entrate nel primo distributore di benzina, la strada secondaria è accessibile anche da li, basta seguire i triestini che fanno il pieno!) e seguite i cartelli gialli per Scofije, Bertoki e poi Koper.
Consiglio inoltre di comprare una cartina dettagliata dell'Istria in modo da poter più facilmente comprendere gli insidiosi cartelli.
In Croazia, invece, l'autostrada è come in Italia, a pagamento con i caselli. I prezzi sono comparabili ai nostri, forse minori.
Le nostre tappe:
Arrivati a Capodistria non sarà facilissimo riuscire ad imboccare la strada giusta per Pirano, rimanendo sottocosta, ma non demordete, la fatica verrà ripagata.
Pirano (Piran) è un'antica città marinara, romantica e pittoresca che si estende su una sottile lingua di terra. La città vecchia è caratterizzata da costruzioni venete, frammiste a case barocche e gotiche, calli lastricate, scalinate e caratteristici scorci.
Sul lato settentrionale si erge il Duomo, rigido e spoglio, pronto a ricevere l'impeto della Bora. Da qui è possibile godere di una meravigliosa vista su tutto il golfo di Trieste.
Da Pirano a Portorose (Portoroz) sono pochi km e pochi minuti di macchina. Portorose è la classica località turistica dove ricercare un pò di vita nelle calde sere estive. Grandi alberghi, Casinò, un bel porto turistico e una lunga passeggiata sul mare costellata di locali, ristoranti, baretti e negozietti.
Date le immediate vicinanze è d'obbligo, prima di varcare il confine croato, una sosta al parco naturale delle Saline di Sečovlje (Saline di Sicciole), uniche in questa zona dell'Adriatico dove si produce il sale conservando il metodo tradizionale della lavorazione a mano. Qui, da 700 anni si ricava il sale in questo modo e nel corso dei secoli si sono create le condizioni ideali per lo sviluppo di una flora ed una fauna molto particolare. L'ingresso al parco e al museo costa €5.00 (€ 3.00 con la tessera universitaria o per pensionati).
Di seguito alcune foto di Pirano e delle saline.
Continuiamo il nostro viaggio oltrepassando il confine croato. Consiglio, almeno al ritorno, di prendere l'autostrada; è ben tenuta, veloce e scorrevole.
Con i tempi di viaggio relativamente stretti salterei Umago (Umag) ed uscirei direttamente a Cittanova (Novigrad). Umago è carina e tranquilla, ma a mio avviso merita meno in confronto alle altre tappe lungo la strada.
Il vecchio nucleo di Novigrad è situato su un isolotto che nel XVIIII secolo è stato unito alla terraferma. Il simbolo della città sono le mure medievali che circondano le case e si affacciano direttamente sul mare. Anche questo borgo risente delle diverse dominazioni susseguitesi nel tempo: l'architettura è un insieme di stili bizantini, germanici, veneziani, napoleonici ed austro-ungarici.
Camminare nei vicoli ombrosi e silenziosi, magari fuori stagione, e soffermarsi ad annusare gli odori del bucato, della cucina e del mare, è un regalo che merita di essere gustato.
Poco più a sud, in una fusione tra bellezze artistiche e mondanità dei luoghi di mare, si trova Parenzo (Poreč). Situata su una penisoletta larga 200 metri è un piccolo borgo la cui parte antica è totalmente interdetta al traffico. Ci si sente subito in vacanza attraversando la lunga via centrale lastricata da blocchi di pietra consunti, camminando tra palazzi gotici, rinascimentali e barocchi e curiosando nelle numerose botteghe di artigiani.
Di seguito alcune foto di Cittanova e Parenzo.
Con i tempi di viaggio relativamente stretti salterei Umago (Umag) ed uscirei direttamente a Cittanova (Novigrad). Umago è carina e tranquilla, ma a mio avviso merita meno in confronto alle altre tappe lungo la strada.
Il vecchio nucleo di Novigrad è situato su un isolotto che nel XVIIII secolo è stato unito alla terraferma. Il simbolo della città sono le mure medievali che circondano le case e si affacciano direttamente sul mare. Anche questo borgo risente delle diverse dominazioni susseguitesi nel tempo: l'architettura è un insieme di stili bizantini, germanici, veneziani, napoleonici ed austro-ungarici.
Camminare nei vicoli ombrosi e silenziosi, magari fuori stagione, e soffermarsi ad annusare gli odori del bucato, della cucina e del mare, è un regalo che merita di essere gustato.
Poco più a sud, in una fusione tra bellezze artistiche e mondanità dei luoghi di mare, si trova Parenzo (Poreč). Situata su una penisoletta larga 200 metri è un piccolo borgo la cui parte antica è totalmente interdetta al traffico. Ci si sente subito in vacanza attraversando la lunga via centrale lastricata da blocchi di pietra consunti, camminando tra palazzi gotici, rinascimentali e barocchi e curiosando nelle numerose botteghe di artigiani.
Di seguito alcune foto di Cittanova e Parenzo.
Continuiamo a scendere e, prima di arrivare alla meta del nostro viaggio, vale la pena di seguire le indicazioni per il Canale di Leme (Limski Kanal) (in autostrada è l'uscita prima di Rovigno). Il Limski Kanal è un suggestivo fiordo lungo 11,5 km. Arrivando in macchina ci si può soffermare in un punto panoramico dove, anche grazie ad una piattaforma rialzata, è possibile fare foto ed ammirare il corso dell'acqua dall'alto.
E così, passo dopo passo, siamo arrivati a Rovigno (Rovinj), perla di romanticismo circondata dal mare; racchiusa tra le isole merita una sosta di qualche ora e una bella mangiata in uno dei tanti localini sugli scogli.
Se il tempo ve lo permette, non fermatevi alla visita del solo borgo: proseguendo a piedi oltre il porto turistico inizierà una lunga e piacevole passeggiata che vi accompagnerà lungo tutta la costa. Vi potrete godere la bellezza della baia e le trasparenze dell'acqua dall'ombra degli alberi.
Di seguito alcune foto del Canale di Leme e di Rovigno.
E così, passo dopo passo, siamo arrivati a Rovigno (Rovinj), perla di romanticismo circondata dal mare; racchiusa tra le isole merita una sosta di qualche ora e una bella mangiata in uno dei tanti localini sugli scogli.
Se il tempo ve lo permette, non fermatevi alla visita del solo borgo: proseguendo a piedi oltre il porto turistico inizierà una lunga e piacevole passeggiata che vi accompagnerà lungo tutta la costa. Vi potrete godere la bellezza della baia e le trasparenze dell'acqua dall'ombra degli alberi.
Di seguito alcune foto del Canale di Leme e di Rovigno.